Accoglienza con visita guidata ai tesori della Chiesa del Carmine Maggiore di Palermo
Diocesi in cui si svolge
Orario
Location
Chiesa del Carmine Maggiore
Piazza del Carmine - Ballarò - Palermo
Programma dell'evento
Dalle ore 20.00 sarà possibile visitare gratuitamente la Chiesa e il Chiostro e salire sul campanile per abbracciare la cupola e la città di Palermo dall’alto.
Programma dell'evento
Dalle ore 20.00 sarà possibile
visitare gratuitamente la Chiesa e il Chiostro e salire sul campanile per
abbracciare la cupola e la città di Palermo dall’alto.
CAPPELLA MONUMENTALE DELL’ALTARE DELLA MADONNA DEL CARMINE
Opera architettonica e statuaria realizzata in stucco da Giacomo Serpotta nel 1683
* Nel timpano del grandioso arco della Cappella si erge la figura del Padre Eterno
attorniato da angeli. In un tondo si legge “Finché scorrerà l’onda del mare
ed il sole percorrerà le vie del firmamento, avrà vita il Carmelo, l’Ordine a
me tanto caro”.
A due angoli dell’arco sono presenti due grandi statue dei due Papi: San
Dionisio e San Benedetto V.
*Sotto la figura di Dio Padre due angeli sorreggono un grande “Abito-Scapolare” del
Carmelo recante la dicitura, a caratteri d’oro: “Salvezza nei pericoli,
vincolo di pace e di patto sempiterno”
I Carmelitani, attraverso questa Cappella monumentale, quasi un apoteosi, hanno voluto sottolineare che l’Ordine Carmelitano è sorto per volontà e dono di Dio Padre, e quindi parte
integrande della Chiesa avendone ricevendo da essa la conferma e l’approvazione,
per la mediazione della Madonna del Carmelo, definita dai frati “Madre e sorella nostra”.
“Gloria del Libano e splendore del Carmelo e di Saron” (Is 35,2 ), come scritto nel cartiglio appena sopra il quadro e con il volto di due piccoli angeli che sembrano cantare il versetto…
SCENETTE ALL’INTERNO DELLE SPIRALI DELLE COLONNE TORTILI
Nella parte superiore le colonne sono riccamente ornate di fogliame, fiori e frutta con figure di angioletti presentati in diverse posizioni.
Nel settore inferiore sono riprodotti otto episodi della vita della Madonna:
* Nelle due colonne a sinistra:
1.- Promessa di Dio della creazione di Maria in seguito al peccato originale.
2.- Nascita di Maria Vergine
1.- Presentazione di Maria al Tempio
2.- La consacrazione di Maria a Dio
Nella parte superiore della colonna, in alto a salire:
– Peccato originale di Eva
– Peccato originale di Adamo
– Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso
* Nelle due colonne a destra:
1.- Annunciazione dell’angelo Gabriele a Maria
2.- Visita di Maria alla cugina Elisabetta
1.- Dormizione della Madonna
2.- Assunzione di Maria al cielo
Nella seconda parte della colonna, in alto a salire:
-Creazione di Adamo
-Solitudine di Adamo
-Creazione di Eva
-Esultanza di Adamo davanti ad Eva
LA TELA DELLA MADONNA DEL CARMELO DIPINTA DA TOMMASO DE VIGILIA NEL 1492
ALL’INTERNO DEL COMPLESSO MONUMENTALE
DELLA CHIESA DEL CARMINE MAGGIORE
Questo splendido quadro, è composto dalla straordinaria figura centrale della Madonna con in braccio il bambino Gesù, e da otto quadretti che raccontano la storia delle origini dell’Ordine Carmelitano a Lei dedicato.
*L’Autore del dipinto
Alla base del quadro era riportata questa scritta:
“HANC VISIONEM VIDIT ATQUE APPROBAVIT JOHANNES PAPA VIGESIMUS SECUNDUS -THOMAS DE VIGILIA PINXIT ANNO DOMINI M.CCCC.L.XXXXII”
“QUESTA VISIONE E’ CONOSCIUTA E APPROVATA DAL PAPA GIOVANNI XXII
TOMMASO DE VIGILIA DIPINSE NELL’ANNO 1492”.
** Successivamente, in seguito ad un sommario restauro realizzato dal Aloisio Pizzillo nel 1868, si ritrova la seguente scritta alla base della tela che fa risalire l’autore del quadro addirittura ai discepoli del De Vigilia
“Ex discipulis Th. De Vigilia pinctus a.m.ccccI.xxxxii”
“Dipinto dai discepoli di De Vigilia nell’anno 1492”
DESCRIZIONE DELLE SCENETTE DISEGNATE
AI LATI DELL’IMMAGINE DELLA MADONNA
ESSE RACCONTANO, NELLA PARTE DESTRA, LA STORIA PRIMITIVA DEI CARMELITANI
INIZIATA SUL MONTE CARMELO E L’INTERVENTO DELLA MADONNA PER OTTENERE DA PARTE DEL PAPA L’APPROVAZIONE DELLA REGOLA. MENTRE, NELLA PARTE SINISTRA, VIENE RAPPRESENTATA LA LIBERAZIONE DAL PURGATORIO DELLE ANIME DEI DEVOTI CHE INDOSSANO IN VITA L’ABITINO.
Tutta la tela, con al centro la splendida immagine della Madonna col Bambino Gesu’, e le varie scene ai due lati, sono ornate e sezionate da una preziosa cornice dorata, realizzata il 22 marzo 1683 su disegno di Giuseppe e Giacomo Serpotta.
Tale cornice, anche se molto bella, purtroppo ha coperto completamente le didascalie o scritte-racconti dei quadretti.
Nella parte superiore del quadro emergono le figure dei due grandi profeti ispiratori della
spiritualità carmelitana: Elia ed Eliseo che reggono un cartiglio con la scritta: “Gloria del Libano e decoro del Carmelo – Maria Vergine dei Vergini e Madre Carmelitana”. (parte di questa raffigurazione è coperta dalla cornice!)
La presente descrizione, o racconto dei singoli quadretti, al modo dei cantastorie del tempo, è tratta dalla copia del quadro, realizzato dallo stesso autore e nello stesso anno, e che a tutt’oggi si trova a Corleone.
Lato destro a cominciare da sopra
1. COMU LI FRATI ANDARU A PAPA JOANNE PER CONFIRMARI LA RELIGIONI DEL CARMINI
2.
3. COMU LA VERGINE MARIA APPARSI DI NOTTI A PAPA JOANNE XXII E CUMANDAU: CONFERMA LA MIA RELIGIONI PER MULTI RISPETTI
4. COMU PAPA JOANNI CONFIRMA LA RELIGIONI DI LA VERGINI MARIA
Lato sinistro a cominciare da sotto
1. COMU I FRATI VESTINU LI FRI ET SORU DELHABITU DELLA VERGINI MARIA
2. COMU LA VERGINI MARIA TRAI L’ANIMI DI FRATI ET SORU LU PRIMU SABATU DEL
PURGATORIO
3. COMU LA VERGINI MARIA PORTA LI ANIMI DI FRATI ET SORU IN PARADISU ERICOMANDA A CRISTU
4.
INTERPRETAZIONE DEI PARTICOLARI DELLA TELA DELLA MADONNA
Mi sembra importante pensare che all’inizio di tutta questa storia ci sia stato un dialogo interessante tra la Committenza, i Frati Carmelitani, e l’artista Tommaso De Vigilia.
A lui, il Priore insieme ad alcuni frati della Comunità, hanno raccontato la storia delle loro origini a partire dal luogo dove si è concentrato il primo nucleo di fratelli, cioè sul monte Carmelo.
In tale racconto avranno messo sicuramente in grande evidenza il riferimento alle due figure ispirative del loro stile di vita: Elia, il grande profeta dell’Antico Testamento, e Maria, la Madre di Gesù.
E’ pensabile che il De Vigilia abbia presentato ai Frati l’impostazione della tela nel suo insieme per trascrivere la storia dei Carmelitani in una modalità del tempo che ricorda i cantastorie popolari.
Ipotizziamo: la centralità, all’interno del quadro, della Madonna con sulle braccia il bambino Gesù, e con una serie di quadretti a destra e sinistra della stessa, dentro ai quali codificare i due interventi specifici della “Madre e Sorella” dei Carmelitani.
1.- In modo particolare, quasi un’anteprima, il primo quadretto sulla destra in alto concentra l’attenzione sul fatto che i primi Frati hanno costruito una cappella dedicandola alla Madonna “Santa Maria del Monte Carmelo”.
Da notare ancora, sopra la cappella, la presenza del Profeta Elia, raffigurato sul carro di fuoco rapito in cielo, a indicare la sua protezione, mentre all’interno di essa i fratelli stanno svolgendo un incontro importante dove decidono di inviare a Roma due di loro.
* 2-3-4 quadretti: Dal contesto si deduce che è il primo intervento della Madonna che viene messo in evidenza e sviluppato in tre quadretti: la determinazione di voler sollecitare il Sommo Pontefice (Innocenzo IV 1247) ad approvare la Regola dei Frati per comprovare la loro identità e la loro esistenza in tutta la Chiesa.
* Il secondo intervento, in un unico argomento, viene rappresentato in tre quadretti a salire, Questo doveva riportare l’attenzione particolare della Madonna per i suoi devoti: la promessa della Vergine del Carmelo di intervenire sulle anime del Purgatorio, che in vita avevano indossato l’Abitino, il sabato successivo alla loro morte. Esso viene chiamato “Privilegio sabatino”.
Mentre, invece, il primo quadretto da sotto mette in evidenza l’accoglienza nell’Ordine Carmelitano delle donne, delle monache e del Terz’Ordine secolare (B. Giovanni Soreth 1451).
La centralità della Madonna. La Vergine del Carmelo, con in braccio Gesù bambino, esprime tutta la maternità e la tenerezza verso i sui devoti: Frati, Monache, Suore, uomini e donne a lei consacrati. Infatti non solo il suo sguardo, la sua attenzione è rivolta verso di loro, ma addirittura dal suo seno schizza il latte materno che raggiunge le anime che indossano l’abitino e che si trovano ancora presso il purgatorio.
Questo particolare della Maternità di Maria, e della sua determinazione per la salvezza delle anime devote, è venuto fuori nel momento in cui, estratta la cornice, il restauratore ha iniziato a ripulire l’immagine dalla sovrapposizione di colori e tinte varie questa sezione della Madonna.
Tale scoperta ha suscitato tanto stupore ed emozione nei presenti: Il Rettore, P. Pietro Leta, e lo stesso restauratore Franco Fazio.
PRESENTAZIONE TELA MADONNA DEL
CARMELO (TOMMASO DE VIGILA)
P. PIETRO LETA
Dialogo
tra Comunità dei Frati Carmelitani e l’artista Tommaso de Vigilia: raccontare
la
STORIA
DEI PRIMI CARMELITANI attraverso la modalità del cantastorie, cioè piccoli
ritratti di episodi particolari con la descrizione relativa sottostante.
Possiamo quasi sentire questa descrizione:
* Noi eravamo un gruppo di uomini, alcuni ex crociati e altri dei semplici
pellegrini in Terrasanta… stanchi della guerra e del versamento di sangue
abbiamo pensato di non tornare più in Europa…
Abbiamo pensato al luogo dove vivere la nostra vita, la nostra esperienza scelto
il Monte Carmelo dove il grande profeta Elia aveva sperimentato la presenza di
Jahvé…
Due modelli, due fonti ispirative: Elia, il grande profeta dell’Antico
Testamento e Maria, la madre di Gesù.
Presenza del profeta Elia in questa chiesa: due statue, due cappelle con
affreschi che riportano episodi della via del profeta, ess.
Nella tela, al centro in alto la figura di Elia sovrasta la grande immagine
della Madonna, come anche ai piedi di essa sempre insieme al suo discepolo
Eliseo.
Quadretti a destra: il primo in alto a destra riproduce alcuni elementi
fondamentali delle origini:
A. La prima chiesetta o oratorio dedica a Maria la Madre di Gesù con il titolo
di Signora del luogo, e cioè Signora, Madonna del Monte Carmelo. Ma
contemporaneamente ci vuole raccontare che pur avendo già ottenuto il
riconoscimento della loro presenza in quel luogo da parte del Vescovo locale,
Alberto degli Abati, davanti al pericolo della persecuzione dei musulmani,
decidono di chiedere l’approvazione della Regola direttamente dal Papa a Roma.
2-3-4 Unico argomento: approvazione Regola, negata – intervento della
Madonna – approvazione da Innocenzo IV nel 1247 e non Giov. XXII…. Mendicanti
Franc – Agos – Domen.
B. Un evento importante Differenza tra Scapolare e Abitino